domenica 19 novembre 2006

Al concerto

"D'un tratto , il fondale del palcoscenico diventa rosso, incandescente, e io provo una tremenda sensazione, come un empito di chiaroveggenza : mi pare di scorgere il cuore di Bono, cosicchè il mio prende a battere più forte, e mi rendo conto che sto ricevendo un messaggio dal cantante-chitarrista. Mi accorgo che abbiamo qualcosa in comune, noi due, che ci lega a un vincolo, e non è escluso che un cordone invisibile, attaccato a Bono, mi abbia avvinto: ecco, il pubblico scompare e la musica rallenta, si smorza;ecco, ora c'è solo Bono sul palcoscenico, lo stadio è deserto. E il messaggio di Bono, prima vago, adesso si precisa, acquista forza, e lui annuisce, guardando me; e io, a mia volta, annuisco, tutto si fa più chiaro; il mio corpo è vivo e brucia, va a fuoco; e dal nulla arriva un lampo abbagliante, la luce mi avviluppa e io odo il messaggio, anzi, è come se lo vedessi aleggiare sopra la testa di Bono, a tremolanti lettere arancioni:" Io...sono...il diavolo...e...sono...identico...a...te!"

Care. Questo pezzo di American Psyco per introdurre la mia serata di ieri.

A lavoro sono di pomeriggio, il sabato si lavora sempre bene, senza medici, fisioterapisti e senza orari apparte quelli delle terapie e del thè che scandiscono il tempo. Intorno alle otto e un quarto, già in fibrillazione per la serata che mi aspetta, arriva la chiamata che il medico di notte, che mi deve dare il cambio, arriverà in ritardo. Perfetto. Alle nove e 45 mi aspettano sotto casa per andare al concerto. Giro di telefonate, "entro mezz'ora sono lì" mi dice il simpatico ritardatario. Alle nove e dieci diventa un'altra mezz'ora. Al che chiamo il primario - che mi dice sempre che mi adotterebbe, dato che, avendo sessant'anni, non può dirmi che mi scoperebbe - che mi autorizza ad andare ( Io:"Dottore, mi capisce, è sabato sera" ). Schizzo sui viali come un treno, arrivo a casa, non trovo posto, metto la macchina in zona rimozione, chissenefrega, salgo le scale a due a due, doccia lampo e poi mi vesto. Calze nere, gonnellina a pieghe molto mini, stivaloni da poliziotta, maglia nera molto stretta, scollo vertiginoso, collare nero con borchie rosa, scaldavambracci a righe nere e rosa; supertreccia e trucco, nemmeno a dirlo, nero. Mica posso andare in un locale darkettone con i jeans?
Fortunatamente arriviamo in orario, il locale ha appena aperto. Inizio a bere, anzi, continuo, visto che a casa, in quel mezzo minuto che mi avanzava, mi sono bevuta mezzo bicchiere di limoncello ( 100 ml ).
Alle 11 e mezzo gruppo spalla carino inizia a suonare, musica ambient, con sfondi sul maxischermo molto intortanti del tipo che non si capisce cosa si vede, oppure donne senza capelli tipo manichini su sfondo bianco. Ok, e poi eccoli, arrivano gli Spiritual Front, motivo per cui siamo lì. Fantastici. Simone indossa un completo nero, stivali neri, cravatta bianco madreperla. Meraviglia. Non mi ricordavo che la sua voce fosse così bella. E ogni volta che guarda il pubblico, dato che io sono in prima fila, sembra che sì, cazzo, guardi proprio te e senti la musica fin dentro le costole, che scorre e ti attraversa e come stai bene!
Il concerto dura un tempo imprecisato, lui, come al solito, non torna a fare un'altra canzone.
Ci disperdiamo nel locale, torniamo a bere. Le persone con cui sono, tra cui il mio "attuale", (come direbbe un tizio che non conosco )che è anche attuale da un bel pezzo, vanno nell'altra sala, io girello come sempre, tra una capatina al bar e una al bagno. Ed ecco che passa Simone, mi guarda e fa "Ciao". E io "Ciao". Mi presento, due chiacchiere, lo guardo. Si è cambiato, ha una maglietta con scritto "Gang Bang Generation ". Ho detto tutto. Nel giro di tre minuti sono nel privè con lui, che tentazione! Gli dico "Non sono da sola" mi dice "Non mi regali niente?" e sottobraccio ha una torta che gli hanno appena regalato. Poi mi appunta una spilletta del gruppo sulla maglietta, altezza tetta, con tanto di carezzina. Mi da un bacino sulla guancia e io gli dico "Devo andare" e poi gli dico "Panico.Panicissimo" perchè ho paura che uscendo dal privè mi veda qualcuno e tragga conclusioni. Ride.
E poi mi ributto nella mischia, ma è difficile stare con i piedi per terra.

Mi sono sentita come una groopie ma senza urletti e svenimenti. Solo una bella sensazione.

Ed oggi, a lavorare come ogni MALEDETTA DOMENICA, il mio solito malumore.

3 Commenti:

Alle novembre 19, 2006 6:05 PM , Blogger chloe byrnes ha detto...

Io questi Spiritual Front non li conosco ma sono andata sul loro myspeis e ho ascoltato un paio di canzoni.
La voce mi sembra molto bella. Ma lui, porcamiseria, non si vede. Tutte foto sfuocate. Volevo vedere a cosa avevi resistito così eroicamente.
Anche sfuocato sembra carino però.

 
Alle novembre 19, 2006 7:42 PM , Blogger chloe byrnes ha detto...

cara Jamie,
ti ho mandato una mail, l'indirizzo è quello.

 
Alle novembre 19, 2006 10:00 PM , Blogger lauren hynde ha detto...

Sei la solita.
Sempre la solita.

.....

.....

.....

Che bellezza!

Manda una mail esplicativa a Chloe.
POi sei Jamie, e chissà perchè.

 

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