lunedì 4 dicembre 2006

GUINNESS FOREVER

Se volete una testimonianza noiosa e semidettagliata di quello che è successo andate all'altro blog. L'indirizzo lo sapete entrambe.

E insomma forse è una storia noiosa ma non vi tocca ascoltarla per forza. La storia di me che vado in Irlanda e mi diverto un sacco con la mia amica, che mi ubriaco, che conosco gente, che parlo un inglese improbabile con polacchi che parlano cento volte meglio di certi inglesi. Di me che penso sempre che la mia dimensione vera non sia qui, a Milano. Non dico Italia ma sicuro dico Milano. Non è la mia città, lo sento sempre di più, ogni giorno di più, e quando vado in altri posti la sensazione si moltiplica. Per mille, in maniera esponenziale rispetto al divertimento e al sentimento di rilassamento che provo in altri posti. Come sentirsi in parte a casa, quando in realtà non lo si è affatto.
Succede a molti comunque.
Poi ho spento il telefono e ho risposto solo ai messaggi di Lauren perchè lei non c'entra nulla con tutto il resto. E gli altri mi diventano pesanti in certi momenti, in cui sto veramente bene e sembra che tutto vada bene. E invece che essere felice di ricevere certe chiamate o certi messaggi è quasi come una mano che bussa ad una porta che non vuoi aprire. Che ti fa ricordare costantemente come sei o come gli altri ti percepiscono. E non mi è piaciuto.
A parte i mille discorsi mentali, e giuro che io me ne faccio veramente pochi, ma forse dovrei dire me ne facevo veramente pochi. Arrivare a pensare: no, non andare in vacanca a Dublino, scegli un' altra meta se hai la possibilità di fare un viaggio. E pensare, sono a meno di un'ora da quell'altra città, potrei prendere un altro aereo ed essere lì in pochissimo tempo. Ironia della sorte, alla partenza dall'Irlanda, tutti i voli per Londra e l'Inghilterra sono stati cancellati a causa di una mega tempesta. E' un segno, anche se io non credo a queste cose.
E mi succede da quando è partito di fare questi pensieri.
Come quando sono venuta a Firenze, che avevo una settimana di ferie obbligate e ho pensato subito a prendere un aereo per Londra e invece mi ha salvato il pensiero di quel viaggio per venirvi a conoscere. Voi non sapete quanto.
E capita pure di avere paura di non riuscire a divertirsi con altre persone che non siano lui, che non siano sempre loro. Di dire, parto, vado, con altra gente, ma loro? Non ci sono? Mi divertirò? Riuscirò a non pensarci? E sì, ci riesco, anzi non ci penso e se lo faccio li trovo anche fastidiosi.
Quindi, vaffanculo, mi sono divertita. E anche tanto. Anche più di quello che pensavo, anche più di ogni aspettativa, perchè la vacanza è breve e non ti dà il tempo di stancarti sul serio.
E anche se tornare a casa non è più come prima non importa. Perchè quando si viveva insieme c'erano una serie di rituali stabiliti che si facevano sempre quando qualcuno tornava. Si preparava da mangiare e si mangiava insieme, a qualsiasi ora, ci si sedeva e si raccontava tutto, per tutto il tempo necessario.
Ora sono tornata a casa, ho aperto la porta con le chiavi trovate sotto al portaombrelli, ho bevuto il latte da sola e non ho raccontato niente a nessuno. E' un pò triste ma non importa, va bene anche così.
E anche se c'era una persona che aveva assoluta voglia di ascoltarmi non ce l'ho fatta a parlare con lui, anche se è stato gentile per tutto oggi, nonostante tutto. Nonostante non pensi mai a fare una vacanza con lui e ormai non lo consideri più il mio ragazzo. E sono convinta che il prossimo viaggio a Londra se lo farà proprio lui ma da solo però.

4 Commenti:

Alle dicembre 04, 2006 9:23 PM , Anonymous Anonimo ha detto...

Se non esistessi bisognerebbe invertarti.

E ti sembro stupida se ti dico che ho pianto leggendo il tuo post?

Non basta un barattolo di Nutella stasera.

 
Alle dicembre 05, 2006 12:05 AM , Blogger lauren hynde ha detto...

E insomma forse è una storia noiosa ma non vi tocca ascoltarla per forza, come direbbe Bret, huh?

bello,molto bello.
come sono felice per te, Chloe,
che sei tutta nuova e ti stai scoprendo tutta nuova e insospettabile.
ma noi sì, noi sì che ti sospettavamo così.

 
Alle dicembre 05, 2006 12:56 PM , Blogger chloe byrnes ha detto...

che belle che siete tutte e due.
Questo blog sta diventando il posto dei buoni sentimenti.
E mi piace un sacco.

 
Alle dicembre 06, 2006 9:43 AM , Blogger lauren hynde ha detto...

anche a me , il posto dove metto i miei pensieri da nonpersonaggio, i pensieri della vera Lauren, paradosso interessante.
sì, mi piace qui.

 

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