venerdì 15 dicembre 2006

LE DOMANDE DEL MESE

Parliamo di stupidaggini altrimenti rischio il collasso in vie poco gradite. E non vorrei ritrovarmi come Patrick a vagare senza meta e a dover uccidere un barbone per ritrovare un pò di ragione e gioia.
Le domande del mese sono due:
numero 1
hai fatto i regali di natale?
numero 2
cosa fai a capodanno?

Cominciamo dal principio.
I regali non li ho fatti. Non li ho comprati, impacchettati e sistemati sotto l'albero. Mia madre ha provveduto a tutti i regali dei parenti da parte mia e di mio fratello.
Ora, sistemati i parenti, restano gli amici.
Detesto fare i regali a natale alla gente che conosco. Il momento preciso in cui lo consegni e dici, ecco il tuo regalo, perchè una tradizionale religiosa, seppur secolare, e un uomo grasso vestito di rosso, dicono che oggi ti devo consegnare un pacchettino dal contenuto inutile e che avrei allegramente evitato di farti.
Mi piace fare regali anche quando non è natale.
Verso molte persone, natale è un'occasione in cui comprare qualcosa che avresti voluto da sempre comprargli. Verso altre è solo una gran rottura.
Vado con una mia amica in un negozio, compro 4 stronzate e le ripartisco tra Carlo, Luca, Paolo e Ale. Poi le cose che gli vorrei comprare veramente le regalerò in un altro momento.
Mio padre comunque mi supera. Ieri sera, mi chiama in camera con aria sospettosa e guardinga (sì ho proprio scritto guardinga)
Vieni vieni, dice. Ho comprato dei filtri per la macchina vecchia. Me li regalate voi a natale?
Il genio. Si compra il regalo, poi ce lo fa impacchettare a me e a mio fratello e infine la mattina di natale, tutto contento mostra la faccia sorpresa che mia madre si aspetta. Se lei lo scoprisse ci rimarrebbe un sacco male.
Mio padre è sistemato.
A mia madre ho comprato dei libri. Lei, fan incontrastabile di Follet, Ludlum, Grisham e Cornwell, l'altro giorno con faccia triste e mesta viene da me e mi dice: “Sai, mi ha un pò deluso l'ultimo libro di Grisham, sono un pò tutti uguali”
Ho gioito dentro come non facevo da tempo.
Le ho detto: “è tempo di cambiare.”
Lei è fan da tempo di tutti questi scrittori, affezionata da anni al legal-thriller e alle spy story come nessun altro. Vi basti sapere che lei e mia zia, seconda sorella di mio padre, hanno organizzato una specie di veglia quando è morto Ludlum. Noi, abbiamo gioito, anche se non si dovrebbe fare, lo so.
E comunque a mia madre, ho comprato un libro di Lansdale, uno di Genna e uno dei Wu Ming. Sempre di giallo, noir e thriller stiamo parlando. E anche John Le Carrè che stava a 4.50 nello scaffale best seller.
Per finire, ho consegnato ai miei la lista dei libri che voglio io.
Il titolo di quest'anno è: non vergognatevi
L'anno scorso era: Brat pack.
Perchè ogni anno consegno ai miei una lista di libri che vorrei leggere ma che non posso comprare, per mancanza di soldi, tempo o altro. Libri che vorrei leggere insomma o che ho già letto ma che ho preso in biblioteca e vorrei avere.
L'anno scorso c'era l'ultimo di Bret, Carrol, McInerney, Cavie di Chuck. Roba del genere. E anche il dvd di bella in rosa che non hanno trovato.
Mia madre disse che le fu difficilissimo trovare i libri che le avevo chiesto. Disse: “non lo conosce nessuno questo scrittore”. Riferendosi ad Ellis.
Commesse ignoranti, che osano pure mettere American Psycho nella sezione thriller lasciandolo con noncuranza proprio vicino ad un libro sugli alieni di Follet.
Ho messo un paio di libri di Welsh. Vorrei vedere la faccia di mia madre mentre mi compra i libri di Irvin con le loro meravigliose copertine o i titoli ancor più belli. Pensavo anche a qualcosa di spiccatamente porno, roba con titolo, copertina e autore dal dubbio buon gusto. Per la seconda domanda non so ancora anche se conosco gente che si organizza da agosto.
L'ultimo dell'anno morirò per rinascere diceva qualcuno.

5 Commenti:

Alle dicembre 15, 2006 11:22 PM , Blogger chloe byrnes ha detto...

rileggevo prima di andare a dormire.
Mi passa un pensiero nella testa.

Giulia, oggi hai lasciato il tuo ragazzo, praticamente uno pieno di affetto per te e tu cosa fai? Non trovi niente di meglio che scrivere dei regali di natale?
Un vaffanculo me lo sono detta da sola.
Me ne vado a dormire.
Necessito di una vacanza da me stessa, il più presto possibile.

 
Alle dicembre 16, 2006 2:40 AM , Blogger lauren hynde ha detto...

hai omesso wilbur smith di tua spontanea, o lo hai solo scordato, tra gli autori amati da tua madre?
anche io mi risolverò coi libri, libri per tutti. cazzo lavoro a fare in libreria, sennò?
anche io amo fare regali a random, quando un oggetto mi guarda e mi grida "ehi , io sono perfetto per .." e allora compro impacchetto e consegno.
ma il fottuto natale insiste a ripresentarsi ogni 25 dicembre, e cosa volete, noblesse oblige, dicono.

il pensiero che ti passa per la testa sarebbe lecito e accettabile, se davvero esistesse un dio e fossimo nati per partorire con dolore e tutte quele belle storie lì.
siamo nati per tribolare? allora triboliamo.
non che questo sia edificante, magari ci si sente meno in colpa che a scacciare di continuo un pensiero.
ma a chi serve?
oltre che al non esistente dio di cui sopra?

botte come la rottura non sono facili , si tratta di vere e proprie morti, di lutti da elaborare. c'è rispetto, e rispetto significa gioire del post scherzoso a cuor leggero quando in realtà, molto battistianamente, la tristezza che ti ci cade dentro "come la neve non fa rumore".
ne parlerai quando vorrai.
oggi purtroppo ero in preparativi e già senza soldi nel telefono, avendo deciso la mia dolce metà sempre inconscia d'esserlo , di mandare un messaggio ogni due ore , da oggi a pranzo.
io boh, eh.

un abbraccissimo chloe,
quella vacanza, tieni duro,
gennaio è alle porte.
della melbookstore, anche.

 
Alle dicembre 16, 2006 4:46 PM , Blogger chloe byrnes ha detto...

oh, il caro vecchio wilbur, me lo ero proprio scordato.
Accidenti!

Ho comprato quattro amici il libro da lei consigliatomi.
Lauren, tenga una rubrica mensile, in cui ci consiglia un libro al mese.

 
Alle dicembre 17, 2006 2:10 AM , Blogger lauren hynde ha detto...

accidenti.
come le libraie vere???

 
Alle dicembre 17, 2006 6:42 PM , Anonymous Anonimo ha detto...

i regali, i regali...i regali? perchè è Natale? Una piccola gioia di oggi è stata decidere di comune accordo con Luca che non ci facciamo il regalo. fuori uno. non per tirchieria, fatica, ma insomma, io quest'anno il natale non lo sento proprio e questo mi dispiace, non mi era mai successo. mai nella vita. e questa nuova sensazione di indifferenza verso la festa delle lucine, delle spanzate, dei giochi in scatola, del maledetto ultimo dell'anno, dell'ipocrisia e del traffico insulso-disumano-insensato, mi trova del tutto impreparata.
insomma. tra sei giorni è 'sta festa qua ed io non ho compratoo niente. e il bello è che se potessi nemmeno lo farei. oppure regalerei il calendario del canile a tutti ( e sia chiaro che io lo pago 10 euro come gli altri ) almeno sarebbe un regalo socialmente utile. invece no, devo sbattermi per il centro quando starei volentieri a lettto o a fare i cazzi miei, per cercare delle stupidaggini da regalare sperando che piacciano o che abbiano un senso. i veri regali, che poi sono quasi sempre libri, io e lauren ce li siamo fatti per tutta l'estate. perchè lo sentivamo.
quindi in tasca tutto, passerò da arida e tirata ma non credo che regalerò molto. tra l'altro alla fine delle feste ci troviamo pure qualche chilo in più insieme ad una serie di inutili gadget da mettere sulla libreria a prender polvere. bel guadagno e che cavolo!
però in fondo mi dispiace che mi manchi lo spiirito del natale quest'anno. anche se nessuno potrà togliermi il gusto di passare la giornata coi miei, unico giorno all'anno in cui di solito non litighiamo, a mangiare cose buone e giocare a trivial.


la cosa più difficile è fare un passo che già si sa che ci farà soffrire, prepararsi ad affrontare un periodo senza dubbio doloroso, avere il coraggio di dare il via a quella valanga di conseguenze che derivano da questo atto. che non sono sempre negative, questa è la cosa buona. e riuscire a fare chiarezza dentro se e decidere che non ci va più una cosa è già una grande acquisizione di responsabilità e di grandissima conoscenza di se stessi.
ma quali vaffanculo! ti meriteresti solo un grande abbraccio.
non vedo l'ora di stare due o tre giorni con voi

 

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