giovedì 7 dicembre 2006

L'EQUAZIONE DEI RAPPORTI

Nella mia vita funzionava tutto molto linearmente.
Un'equazione lineare.
Esco con la stessa gente che mi ha visto fare pipì sulle mani di Marco D. all'età di 3 anni. Vi rendete conto? Che cavolo di vita sociale normale potrei avere?
Ve la spiego in questo modo.
All'asilo io e Carlo stavamo sempre insieme, poi è arrivato Luca e stavamo con lui e anche con Pao, che ora è il ragazzo con cui vado a letto. Con Carlo,poi, ci ho vissuto quattro anni...cioè quattro anni, direi un tempo considerevole, molto considerevole.
Luca è il ragazzo su cui scarico tutto. L'incognita z.
Per il resto, vi pare possibile avere una vita normale con questi presupposti?
Io dico di no.
Soprattutto perchè io ho questo problema: non mi piace molto stare con la gente, stare con persone che non siano loro.
Una persona riterrebbe normale pensare che visto che ho vissuto per anni con gente che non conoscevo io sia portata per natura ad una facile socializzazione. Ma la variabile che nessuno considera è che in quella cazzo di casa c'era sempre Carlo, la variabile w e sempre Luca e sì anche Pao per un periodo che va dall'inizio della convivenza, con un buco nero in mezzo, alla fine della convivenza.
Pensate che abbia avuto qualche altra persone in mezzo al buco nero?
Sinceramente sì. Ma con estrema fatica.
Non mi fido della gente, sono poco socievole con le persone che non conosco, diciamo con la maggior parte delle persone. Conosco raramente persone nuove, solo perchè esco sempre con la stessa medesima gente.
Finisce che in tutta questa storia di gente che si conosce letteralmente da una vita, ci sia una certa difficoltà a troncare i rapporti e a trovare la propria dimensione. A risolvere il sistema dell'equazione a quadrupla incognita senza che nessuna delle incognite arrivi ad un valore tendente a -infinito. Che è il peggior valore, perchè non vuol dire nulla. E non si risolve nulla se si tende all'infinito, per giunta un infinito negativo.
E' come se ognuno dei pezzi di questa equazione sia in realtà interdipendente all'altra. Per cui, visto che siamo tutti legati da una seria di rapporti sempre più complicati nel tempo, nessuno riesce a staccarsi completamente dall'altro.Arriva un punto in cui non si può fare finta di certe cose.
Per cui nell'equazione matematica di questi rapporti, un'intera incognita deve essere eliminata da un'incognita identica di segno opposto.
Altrimenti avremmo un'equazione con quattro incognite che non riescono a risolvere il sistema, perchè sono troppe e se una cambia le altre cambiano di conseguenza.
Capite da sole che trovare il modo di farsi eliminare dall'opposto di se stessi è leggermente complicato.Soprattutto se due delle incognite, dell'equazione dei rapporti, finisco per decidere di compiere un'operazione tra di loro. E non un'operazione qualunque ma la moltiplicazione che le fonde insieme. E gli piace veramente tanto farlo.
Se una è x e l'altra è y, se si moltiplicano otteniamo xy. Senza scappare e per togliere questa nuova incognita, determinata dal fatto che due dei membri presenti nell'equazione abbiano avuto la splendida idea di moltiplicarsi, bisogna dividere il tutto per una nuova incognita uguale oppure sottrarla.
Intanto un'incognita per uscire dall'equazione dei rapporti è dovuta scappare, perchè di scappare si tratta, in un altra equazione e nessuna delle rimanenti ha idea di come si può fare a risolvere il sistema.
Allora adesso in tutto questo casino emotivo matematico, cosa devo fare io? Finisce che l'incognita x sono tre giorni che si moltiplica con y senza quasi scambiare parola e non è che trovi tanto divertente la cosa. Per giunta y si rifiuta di ammettere che tutta questa situazione manderà in totale crisi il sistema.
Se x e y si lasciano, se non si moltiplicano più, cambieranno gli equilibri dell'equazione, totalmente.
E chi cazzo li risolve tutti questi rapporti?
Soprattutto x non è assolutamente in grado di trovare una nuova incognita, diciamo y al quadrato, e questo la spaventa tantissimo. Perchè inserire y al quadrato manderebbe l'intero sistema in confusione.
Finirà che tenderemo tutti all'infinito, all'infinito negativo però!

5 Commenti:

Alle dicembre 09, 2006 10:43 AM , Blogger lauren hynde ha detto...

che bellezza.
che bellezza le donne intelligenti,
come fare a seguire un post quando le proprie conoscenze matematiche si arrestano a BASE PER ALTEZZA DIVISO DUE?
scherzi a parte ti ho capita,
e forse hai pure le tue ragioni.

non fosse che c'è una percentuale di irrazionale ed emotivo che sotto un lampione a dire anche basta non ti ci ha portata.

è quello che ti rende umana, vivaddio. tanta intelligenza senza punto morbido, sarebbe seriamente pericolosa.

postilla, come tra le amiche femmine:
qualsiasi decisione tu prenda, noi la potremo
obiettare, criticare, approvare o giudicare,
MA
tieni sempre presente che avrai il nostro appoggio incondizionato, sempre.
credo di , beh sì, credo di poter parlare anche per jamie, sì.
un bacio piccina.

 
Alle dicembre 09, 2006 5:43 PM , Blogger chloe byrnes ha detto...

sul serio funziona così tra amiche femmine?
Giuro che è una delle cose migliori che mi siano state dette (vabbè in questo caso scritte).
Posso dire solo grazie.

 
Alle dicembre 10, 2006 3:39 PM , Anonymous Anonimo ha detto...

considerato che:
- faccio ancora i calcoli sulle dita,
- avevo due a matematica,
- come risaputo sono un po' lenta a capire le cose...
accidenti, queste allegorie che ci confezioni sono splendide!


concordo in pieno con Lauren, l'appoggio tra "sorelle" è naturalmente e automaticamente incondizionato.

( io però mi sento così...pochina...in confronto a due scrittrici capaci di cotanta creatività letteraria, per quello non posto mai. Il solito complesso di inferiorità e inadeguatezza )

 
Alle dicembre 10, 2006 6:36 PM , Blogger chloe byrnes ha detto...

jamie non scherzare!
Non è mica una gara a chi scrive meglio o in maniera più creativa.
Credo che saper dire le cose in maniera semplice significa anche averle chiare in testa ed essere abbastanza intelligenti e forti da riconoscerle ed esternarle apertamente, senza troppi giri di parole.
Scrivi ti prego, altrimenti finisce che mi rubo tutto lo spazio e avrete un post delirante e incomprensibile ogni 12 ore. E nessuno vuole che accada questo.

 
Alle dicembre 12, 2006 3:06 PM , Anonymous Anonimo ha detto...

era per fare un po' la vittima.
;P

 

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