mercoledì 12 dicembre 2007

t's ok to grow up, just as long as you don't grow old, face it: you're young

Vado in motorino da quando mancavano ancora 8 giorni ai miei 14 anni, amo profondamente sfrecciare nel traffico tra i tubi di scarico che alitano smog e ragazzini e vecchiarelle che adorano rischiare la vita attraversando a casaccio e sono caduta non so quante volte prima di imparare a non farmi più male nel farlo, eppure ogni volta che risalgo su un due ruote dopo un periodo consistente, tipo i 4 mesi di stavolta, sono felice come una bimba sul cavallino a dondolo.

Vado all'università da troppi anni rispetto a quanti avrei dovuto impiegarne a terminare il mio corso di studi e laurearmi, e un po' per colpa mia , un po' per il Fato infame, la vita dello studente non l'ho quasi mai fatta, diciamo pure mai se escludiamo i primi due mesi de primi due anni di università. Oggi, secondo anno fuori corso di un corso di laurea che vale quanto la cartapesta, ho dato l'esame di cinema. Era uno scritto, domanda principale su avanguardie sovietiche e francesi, da Ejzenstein a Vigo passando per Vertov, Clair e Bunuel. E quella sensazione di leggerezza che senti appena consegni il foglio non era più una consuetudine da tempo, sono salita sulla vespa molto più leggera di quando l'avevo parcheggiata.

Infine, arrivata a casa alle 17 con il pranzo saltato , mia madre ha chiesto: "Mica la vuoi una tazza di ciobar?" ...così, proprio, come se le avanzasse una tazza di ciobar da qualche parte.
Ciobar, solo il nome, già solo quello, riempie la bocca. Che buono.
La classica cagata chimica cameo da cui dipendere, seconda solo ai Pan Goccioli, ma tanto prima o poi verrà fuori sai, che il Mulino Bianco ci mette la codeina o l'oppio o qualsiasi altra cosa che da dipendenza.

Oggi, con tre piccole gioie quotidiane, mi sono sentita felice di stare al mondo.
Ok , per la gioia di chi mi vuole incasellare a tutti i costi in una categoria che mi è estranea da sempre, c'è sicuramente il plusvalore che sabato vedrò bertrand.
Ricchi premi e cotillon per tutti, chi va in motorino, chi da esami all'università, chi beve ciobar, chi aspetta persone lontane chilometri.C’è un’ape che si posa/
su un bottone di rosa:/
lo succhia e se ne va.
Tutto sommato, la felicità/
è una piccola cosa.

Trilussa

8 Commenti:

Alle dicembre 13, 2007 1:36 AM , Anonymous Anonimo ha detto...

ti vogliamo bene, cara. io almeno te ne voglio. :)

 
Alle dicembre 13, 2007 10:09 AM , Blogger chloe byrnes ha detto...

che bello.
In questo blog così depressivo (e posso anche ammettere che sia quasi colpa mia) un pò di felicità e buoni sentimenti a tutti.
Quasi mi commuovo.

 
Alle dicembre 13, 2007 3:44 PM , Anonymous Anonimo ha detto...

è sì, il Natale miete vittime.

 
Alle dicembre 13, 2007 4:08 PM , Anonymous Anonimo ha detto...

dai, scateniamo un bel flame per riprenderci da questo post mieloso.

 
Alle dicembre 14, 2007 1:23 AM , Anonymous Anonimo ha detto...

dov'è l'insulina? dov'è?
mi hai fatto venire in mente "fango", l'ultimo singolo di jovanotti, fai tu...
comunque mi son davvero cagato addosso quando sono venuto in motorino con te.

 
Alle dicembre 14, 2007 7:30 AM , Anonymous Anonimo ha detto...

anche io.
Vorrei precisare che il momento in cui ci siamo trovate tra due autobus in una strada strettissima è stato uno dei momenti più paurosi della mia vita.

Il Natale mi ha sempre mietuto

 
Alle dicembre 14, 2007 8:48 PM , Anonymous Anonimo ha detto...

siete due cacasotto, ecco cosa siete.
e lei , caro mr pryce, dovrebbe vergognarsi in particolar modo, essendo stato un motociclista.
tzè.

 
Alle dicembre 15, 2007 2:47 PM , Anonymous Anonimo ha detto...

bravi, così vi voglio. giù botte.

ps: anch'io da passeggero in moto ho affrontato esperienze assai poco raccomandabili...ma con tazmanian devil non ci salirei mai! :P

 

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