sabato 13 gennaio 2007

CONSIDERAZIONI TEMPORALI

Ok.
Sono in ritardo, in ritardissimo.
Ma ho avuto da fare, così mi giustifico sempre io. Per pigrizia e per verità.
Del week end allungato che ormai è passato da una settimana posso solo dire belle parole.
Anche se mancava una persona e questo è dispiaciuto a tutti.
Mi sono divertita e sono stata bene. Serena e in pace anche se lo spirito prima della partenza non era dei migliori.
Per capodanno, per la telefonata che ti distrugge, per i sensi di colpa, per essere in un posto in cui non vuoi stare e ora, tutte queste cose, mi sembrano lontanissime.
E sono sicura che se non avessi avuto questi giorni al mare, probabilmente, oggi starei più o meno come stavo all'inizio dell'anno. Male. Ingiustificatamente male.
E' un momento un pò confuso e spesso non dipende solo da me. Le persone che mi stanno intorno non sanno bene cosa fare e finisce che si dice una cosa e se ne fa un'altra.
Ora, vorrei avere la forza, quella vera, quella necessaria, per smettere di pensare di prendere un treno ed andare a Torino. Ma anche stamattina ci ho pensato. E per più di quei cinque secondi che si dimenticano subito.
E' solo confusione. Gran confusione.
Perchè mi stacco difficilmente dalle persone, dal ricordo che mi hanno lasciato addosso.
Così, per esempio, mentre io e Lauren eravamo di fronte al mare, su quella chiesa, non ho potuto fare a meno di pensare quanto sarebbe stato bello portarci lui e quanto gli sarebbe piaciuto.
Poi me lo dico da sola che non è giusto. Perchè durerebbe due ore, due giorni, ma non il tempo che vuole lui. Allora non si possono avere cose per metà, si possono solo avere le cose vere, piene. Perchè spesso penso di voler stare con lui, di volerlo vicino un momento, ma forse due momenti no e forse lui ne vuole tre e io non riesco nemmeno a pensarne due.
Così è meglio non avere nemmeno quell'unico momento.
Vorrei che i rapporti tra le persone fossero meno complicati, vorrei che fosse tutto più semplice e lineare, tutto più presente. Meno futuro. Meno pensieri a quello che succederà dopo. Solo momenti per quell'attimo che vivi e se è possibile un attimo che non lascia conseguenze.
Ma non esiste questa scala temporale e allora ci si adatta al tempo disegnato da altri.

Voi, tutto bene?

1 Commenti:

Alle gennaio 14, 2007 10:34 PM , Blogger lauren hynde ha detto...

io sto malissimo.
chimici di merda.
tutti morti nei loro laboratori, li voglio.

 

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