domenica 4 marzo 2007

una persona normale


C'è bisogno di normalità, di domeniche a pranzo dai propri genitori, domeniche col sole di inizio marzo, caldo sulla schiena mentre siedi a pranzo alle una e mezzo. Pranzo a base di pasta col sugo, di pollo arrrosto e patate, frutta, dolcino e caffè, un pranzo un po' più lungo degli altri giorni perchè non c'è fretta, sai che dopo tuo padre andrà a riposare sul divano e tua mamma guarderà la televisione in cucina. E tu, che non ricordi da quanto tempo non hai una domenica tutta per te, hai potuto alzarti alle una perchè il sabato sera - come Dio comanda - sei andata a letto tardi.
E poi via, a portare fuori i tuoi cani, oggi è davvero caldo e loro corrono, sono contenti di godersi il sole e di grattarsi la schiena per terra.
Poi tornare a casa, fare merenda col the e i biscotti, tanto la domenica non conta la dieta perchè la domenica non ingrassi e domani è lunedì; sciropparsi dei programmi inutili alle tele in attesa di cenare e dopo sicuramente guarderai un filmino in DVD e a nanna presto, che domani ricomincia un'altra settimana.

La normalità...gran bella cosa.

( poi ora devo andare a fare la notte ma questa è tutta un'altra faccenda ).

4 Commenti:

Alle marzo 04, 2007 7:41 PM , Blogger lauren hynde ha detto...

il mio programma di riabilitazione verso la strada della normalità ha affrontato il primo step. ieri sono andata in discoteca, e nemmeno in discoteca di quelle che so, specializzata , che fanno house o techno o garage trance e altre varie denominazioni dellam usica unzaunza. no, proprio in una discoteca becera, con tutti che si ballano addosso, cubiste con labbra e seni ipertrofici [ma il resto promosso con lode] ,fiati sprecati a sperticarsi in ridicoli elogi [tira più un pelo..], sudore, travestiti, e in linea di massima tutto quell'iter di cose, dala fila al guardaroba passando per la fila per il cesso fino alla fila per pagare e uscire, che fanno di una serata "La Serata in Disco".
Ebbene, io non sostengo.
Nonostante Mr.Alcohol abbia sortito sempre il suo buon effetto di amore universale, sono rimasta perplessa , seduta sul ciglio della strada della massificazione.
ho intrattenuto una meravigliosa conversazione a tratti surreale riguardo i protagonisti del grande fratello, un tipo si lamentava del fatto che non avessero pudore, anche se va ammesso che pure le sue ascelle non erano poi così timide.
la vostra discobambina vi saluta e si corica col sole che si alza.
un pensiero solo, davvero triste.
quel cielo di merda coperto che no mi ha fatto vedere mamma luna che arrossiva.

jamie,
io ho bisogno di una domenica identica alla tua.
e sono qui, con una che mi ha chiesto la santacroce e uno coehlo.
roba da flagellarli.
uh ma poi no, che dico?
e il mio progranmma di riabilitazione. spe' che vado a prendere una copia di fabio volo.

baci belle donne.

 
Alle marzo 05, 2007 5:06 PM , Blogger chloe byrnes ha detto...

Prossima tappa Old Fashion.
Dio mio eh, non intendevo una normalità così spinta.

 
Alle marzo 05, 2007 5:11 PM , Blogger chloe byrnes ha detto...

per il tuo e nostro programma di riabilitazione sarebbe una gran tappa festeggiare la festa delle donne.
Io non so però se sono ancora pronta.

 
Alle marzo 05, 2007 9:02 PM , Blogger lauren hynde ha detto...

già la festa delle merdonne.
io sarò a teatro a vedere una cosa bellissima con Baxter, che è oramai il mio fidanzato mancato per eccellenza. ma non mi manca affatto averlo mancato.

faccio presente gli ultimi movimenti del giardino: il nano nutrizionista si propone di portarmi a ballare [ANCOOOOORA???]
e notifica che lui "sente la primavera", eufemismo per "voglio scopare" che delinea il livello di complessità della sua mente.
per tacer di quello di tatto.
ma io non ce la posso fare.
va bene non cercare cose difficili e cervellotiche necessariamente.
ma neanche necessariamente in stile "unisci i ountini da 1 a 21", cazzo.
[in realtà, iniziio ap ensare che lui sia il mio passaporto verso la normalità, dovrei considerarlo di più.]
dell'unico di cui mi interessi,
non si hanno più notizie.
anche se ammetto di pensarlo sempre meno,
a poco
a poco.

All'Old Fashion ci devo venire, ndR.
Per tacer del Pineta. Ma è in un altro posto, no?

 

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