mercoledì 17 ottobre 2007

EDUCAZIONE SENTIMENTALE

Nonostante mi renda conto della sua totale assenza di capacità di provare un qualsiasi sentimento di partecipazione alla mia vita, ora, mi rendo conto che la nostra situazione potrebbe solo peggiorare. Nelle nostre ultime cene insieme, Clay, rivolgeva uno sguardo vuoto alla sua vita e a ciò che lo circondava. Oggi, potendolo fare solo per telefono quell'intonazione che assume mentre dice in maniera assertiva: andrà meglio, ha la stessa sensazione di quello sguardo. In realtà, sono felice che quella sensazione non sia più per la sua vita, perchè è meglio essere concentrati su se stessi che odiarsi. Oggi, Clay, mi ha descritto la sua giornata, mentre da lontano, voci intervenivano nella nostra discussione. Ormai sembra chiaro a tutti che siamo in una situazione squilibrata, in cui qualcuno si lamenta e qualcuno ascolta, una situazione anomala, senza futuro. Considerando il nostro passato si ha la sensazione che questa condizione sia stata in qualche modo inevitabile. Che ormai, adulti senza volerlo, non potessimo altro che dirigerci in una strada come questa. Infine non mi sento di essere triste o di provare un qualche sentimento diverso da ciò che sento ora, sapendo con assoluta tranquillità, che non solo è stato tanto ciò che abbiamo avuto, ma che vivere ricercando un passato ormai per definizione trascorso e concluso è quanto mai di più inutile si possa fare.

Detto ciò progetto conclusioni migliori per la mia vita. E' chiaro che resta addosso una qualche immotivata speranza che la nostra relazione non possa far altro che migliorare. Che si possa, non solo tornare indietro ma migliorare il passato, costruendo sentimenti nuovi e ben più complessi. Ma la speranza, la buona prospettiva, si scontra con l'inevitabile conclusione di un rapporto che si trascina in una lunga scia. Allora si arriva a sperare che ci sia uno stacco, un evento drammatico, come uno schiaffo su un viso impreparato. Perchè brucia la pelle nel momento del contatto ma poi ritorna ad essere serena come prima. E' la continuità della mano, che in un gesto, per una sola volta inaspettato, regala al viso un dolore continuo e per questo inutile assuefazione.

4 Commenti:

Alle ottobre 18, 2007 2:21 PM , Anonymous Anonimo ha detto...

so per esperienza che sperare che il rapporto possa rinascere o migliorare non solo è inutile, ma è anche deleterio... se c'è una remota possibilità che esso possa farlo, infatti, arriverà proprio quando tu avrai smesso di riporvi speranze.
riguardo all'evento traumatico, sono abbastanza d'accordo... però ricorda che gli shock, alle volte, possono derivare anche da avvenimenti positivi. buona fortuna.

un (altro) abbraccio di consolazione.

 
Alle ottobre 18, 2007 2:33 PM , Blogger lauren hynde ha detto...

basta,
ora vado a londra e lo uccido.

ma Sean Bateman dove diamine è finito?
we miss you!
at least,
I do.

 
Alle ottobre 18, 2007 4:21 PM , Anonymous Anonimo ha detto...

sean bateman si è tirato fuori da questo rapporto un sacco di tempo fa.
Però per Chloe ci sono ancora.
You do, cosa?

 
Alle ottobre 18, 2007 8:31 PM , Blogger lauren hynde ha detto...

I do miss you, actually.
Mi manchi , praticamente.
ecco sei tornato e già mi snervi,
già non mi manchi più.
fffffffffff

 

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