giovedì 12 aprile 2007

IL SENSO C'E' MA E' OSCURO AI MOLTI

Ieri sera bevevo da grande alcolizzata consumata con quattro persone accanto.
Dai, è mercoledì sera, l'uscita infrasettimanale divertiti e fai silenzio.
Proponi argomenti di conversazione.
Su cinque persone, tre prendono il prozac, due parlano con uno psichiatra una volta a settimana, una è stata mollata dal ragazzo con la seguente frase: "non ti sembra che io e te siamo come fratello e sorella?", una non fa altro che parlare di quanto sia figo il suo ragazzo, una vorrebbe vedere tutte le altre fuori dalla sua visuale entro cinque secondi.
Le ragazze amano il prozac, almeno queste lo amano di sicuro e non si fanno problemi.
"Sono più calma, riesco anche ad andare al lavoro senza attacchi di panico."
Va bene, sono felice per te, non per questo devi rompermi i coglioni per una serata intera. "Non prendi il prozac?" " Non hai myspace?" "Non sei mai andata in vacanza in Grecia?"
Una volta il mio amico A. mi ha raccontato dei suoi attacchi di panico, mi ha detto: "dal nulla hai paura di morire". Poi gli ho fatto un gioco da tavolo che descrive le sue nevrosi e lui ha portato con sè il seguente commento: "sei stata buona, non sono nevrotico, sono proprio pazzo".
Io mai che riesca ad avere questi attacchi, tanto di moda tra la gente che conosco. Una volta la mia amica Laura ha avuto un attacco di panico in università e siamo state in bagno per due ore. Due ore sono un sacco di minuti da sprecare in un bagno ad avere paura di morire. Lei prendeva le sue gocce calmanti seduta sul calorifero, io aprivo la finestra e dicevo: "stai calma". Senza convinzione e senza in realtà volere che si calmasse. Fino a dove si può spingere questa paura?L'anno scorso mentre stavo andando a Imola ad un concerto la macchina si è fermata in autostrada. La mia amica ha avuto una crisi isterica, io ero solo contenta di poter salire sul carro attrezzi. Lei non capiva e piangeva, io ridevo e attraversavo l'autostrada con il giubbottino colorato. Una gran bella corsa sul carro attrezzi costata solo 100 euro. Lei si è fatta dare un calmante dalla segretaria dell'officina in cui ci hanno portato.
Io ho mangiato i ritz dalla macchinetta dividendo il mio pasto con un cane nero mentre lei inghiottiva le gocce mischiate all'acqua.
Scommetto che ovunque vai c'è sempre gente con i calmanti nella borsa e questa cosa mi mette tanto terrore addosso.
Sabato c'è una festa a casa di A. voglio distruggermi fino a non sentire più niente. Ci metto dieci minuti se mi impegno per bene, ho già trovato anche una complice per compiere il massacro definitivo al mio corpo giovane e alla mia testa che lavora troppo.
Sono d'accordo con chi afferma che Poe non è la lettura adatta alle 3 di notte. Soprattutto perchè se faccio un pensiero e apro a caso uno dei suoi libri trovo sempre la frase corretta per descrivere quel momento. Chissà se Poe prendeva i tranquillanti, chissà se faceva i miei stessi pensieri, chissà se ha mai pensato di andare in Grecia.

10 giorni fa prima di toccare quell'asfalto ho fatto un pensiero orrendo.
Uno sguardo vuoto verso i palazzi che avevo di fianco e che ho visto girarsi prima di schiantarmi a terra.
10 giorni fa quel pensiero è esploso fuori dalla mia testa ma batteva sul cervello già da tanto tempo.
La parola che ho in testa è sempre la stessa e suona forte come l'azione che descrive.
E se metto una mano sulla fronte la sento fredda, come ad essere morti senza essersene accorti.

Ma non voglio indugiare oltre sui dettagli delle mie assurdità.

7 Commenti:

Alle aprile 12, 2007 8:00 PM , Anonymous Anonimo ha detto...

purtoppo sì, anche io ho conosciuto un sacco di gente che prende gli psicofarmaci. anzi, non è corretto dire purtroppo, forse dovrei dire per fortuna visto che pare ti facciano sentire tanto meglio. allora abbiamo un sacco di depressi in meno, un sacco di ansiosi psicotici in meno, un sacco di fottutissimi matti fuori di testa in meno. eppure mi sembra che stiano -STIAMO- sempre tutti tanto male. ah, se bastassero due goccine a farti cambiare il contenuto del cervello avremmo trovato un rimedio fantastico a tutti i nostri problemi, non credi? io sbandieravo sempre che alla fine mi piacevo anche così com'ero ma ora sono stanca di avere sempre qualcosa che non va.

Diaveresemprequalcosaperfarmigirareilcazzo.

 
Alle aprile 12, 2007 9:12 PM , Blogger lauren hynde ha detto...

DYLAR a palate, dylar che ci sotterri tutti.
oggi con le bambine a teatro abbiamo provato la scena della moglie di barbablù che entra nella stanzina proibita, dove il marito tiene le sue mogli inchiodate al muro e decapitate.
la cosa più bella è che 2 su 10 han provato la fascinazione dell'orrore e le loro versioni sono state assolutamente ipnotiche.
questo per dire cosa?
che neanche io riuscii a calmare un tastierista riccioluto quando ebbe la grandiosa idea di farsi cogliere da attacchi di panico in piena piazza santa croce, tra bonghetti e djambè e sfattoni riversi sugli scalini. da una parte avevo paurissima, dall'altra avrei potuto osservarlo a lungo.

il mio mercoledì teatrale, che ormai pare essere consuetudine trascorrere in solitaria incassata nella poltroncina, spettacolo che mi impossibilitava a cascare dentro a uno degli attori, incontro con il giornalista e interessante scambio di battute proprio con quest'ultimo,
ma magari ci faccio un post a sé.

 
Alle aprile 13, 2007 11:32 AM , Anonymous Anonimo ha detto...

In questo periodo mi è capitato d pensare di andare da uno psicologo, o psichiatra. mi sono autodiagnosticata una semi-depressione. Ma poi mi immagino lui che mi vuole prescrivere degli psicofarmaci e io vhe gli dico:
"che cazzo me ne faccio delle medicine se non posso cancellare le cose brutte che ci sono nella mia vita? A rincoglionirmi così non vedo più la merda che mi ciconda?"
Allora mi girano i coglioni.

 
Alle aprile 13, 2007 9:55 PM , Blogger chloe byrnes ha detto...

io penso di dover andare da uno psichiatra da quando avevo, che so, 7 anni.
Però si cresce bene anche con le proprie ossessioni, le cose brutte della propria vita e tutto il resto.
Certo se si arriva ad avere una vera patologia è bene curarsi. Ma vai a capire cosa è vero e cosa no.
E comunque non è che se hai paura di parlare con una persona o non ti sai relazionare nell'orrendo mondo che ci circonda basta una pillola al giorno per guarire.

"Il giorno dopo sono nello studio del mio psichiatra. Mi sta passando l'effetto di tutta quella coca e quando mi soffio il naso il fazzoletto si riempe di sangue. Lo psichiatra indossa un pullover verde con lo scollo a V senza niente sotto e un paio di jeans accorciati e sfrangiati. Mi metto a piangere a dirotto. Lui mi guarda e tormenta la catena d'oro che porta al collo abbronzato. Io smetto di piangere per un minuto e lui continua a guardarmi, poi scrive giù qualcosa sul suo quaderno di appunti. Mi fa una domanda. Io gli dico che non so quale sia il problema; che forse ha a che fare con i miei genitori ma non proprio o forse con i miei amici o forse è che qualche volta quando giro in macchina mi perdo; forse però sono le droghe.
- Se non altro ti rendi conto di tutto questo. Ma io parlavo di un'altra cosa, la mia domanda era un'altra, in realtà.
Si alza, attraversa la stanza e raddrizza la copertina incorniciata di un numero di "Rolling Stone" con la foto di Elvis Costello e le parole "Elvis Costello si pente" a grandi lettere bianche. Aspetto che me la faccia, la domanda.
- Ti piace? L'hai visto all'Amphitheater? Sì? Adesso è in Europa, mi pare. Almeno così hanno detto a Mtv. Ti è piaciuto l'ultimo album?
- E io?
- Tu cosa?
- Io.
- Andrà tutto bene, vedrai.
- Non so, - dico. - Non credo.
- Parliamo d'altro.
- Ma...e io? - ripeto con un urlo soffocato.
- Avanti, Clay, - dice lo psichiatra. - Non essere così...banale."

Se avessi uno psichiatra lo vorrei così, solo per potergli dire "tu sì che hai capito tutto dalla vita" quando gli smollo i soldi della seduta.

 
Alle aprile 14, 2007 9:26 AM , Anonymous Anonimo ha detto...

Ma l'oscuro senso qual è?
Dobbiamo indovinare quale delle 5 eri tu? Quale pensiero ti è uscito dalla testa? Entro quanti giorni prenderai il prozac?

(Hai visto come sono minimal anche io, mi firmo S. così nessuno mi riconosce. S.B. già mi sembrava troppo)

 
Alle aprile 14, 2007 10:24 AM , Blogger lauren hynde ha detto...

l'oscuro senso , non lo abbiamo capito neppure io e jamie, caro/cara s.b. [chi sei, poi?], anzi, io l'ho intuito e bypassato e sospetto che jamie abbia fatto lo stesso.

se la giulia prendesse il prozac, sarebbe depressa. non hai un'idea di quanto la sua condizione di sotto-effetto-di-stupefacente-perenne sia del tutto slegata dai comuni "additivi" che si possono prendere per distorcere la realtà.

abbiam mica un sacco di lettori e io non lo so?

 
Alle aprile 14, 2007 12:07 PM , Blogger chloe byrnes ha detto...

"la sua condizione di sotto-effetto-di-stupefacente-perenne", cioè?
Vuol dire che sembro sempre una drogata? Oppure che sembro sempre una che ha preso dosi e dosi di prozac e sta in catalesse per tutto il giorno?

Caro S.B. io ho capito chi sei. Il tuo essere minimal è poco convincente. Devi esserlo anche nei commenti, che ti avevo proibito di fare se vogliamo essere precisi.
Il senso del post risponde ad una delle tue domande ma oltre ad essere oscuro è anche poco importante.
torno di là a far morire chi non riesci ad uccidere.

 

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