lunedì 30 aprile 2007

CRYING IN THE RAIN

I'll never let you see
The way my broken heart is hurting me
I've got my pride and I know how to hide
All the sorrow and pain
I'll do my crying in the rain


If I wait for cloudy skies
You won't know the rain from the tears in my eyes
You'll never know that I still love you
So though the heartaches remain
I'll do my crying in the rain


Raindrops falling from heaven
Will never wash away my misery
But since we're not together
I'll wait for stormy weather
To hide these tears I hope you'll never see


Someday when my crying's done
I'm gonna wear a smile and walk in the sun
I may be a fool
But till then, darling, you'll never see me complain
I'll do my crying in the rain
I'll do my crying in the rain
I'll do my crying in the rain
I'll do my crying in the rain



A dispetto della canzone non sono particolarmente triste, sto in casa a poltrire da stamattina senza pensare granchè. Ad abbrutirmi un po'. Non posso mangiare schifezze ( ci starebbero da dio in questo momento ) perchè ho mal di stomaco, motivo per cui sono a casa da lavoro, però è piacevole ogni tanto avere una giornata per un "dolce far niente". Mi sono lavata i capelli, ho pulito casa, ho preso un paio di tisane con le fette biscottate e me ne sto sdraiata in salotto a vedermi un episodio di Twin Peaks dietro l'altro. Questa giornata fa un po' l'effetto "inverno che quest'anno non abbiamo avuto", è una piacevole novità dopo giorni e giorni di sole. Anche solo per il fatto che non devo tirare giù le tapparelle per avere un po' di penombra in casa.
I miei pensieri vanno solamente alle fughe da Firenze, alle gitarelle che posso organizzare nei miei giorni liberi. Essere in turno aiuta certamente, ti spari una notte in bianco e ti ritrovi due giorni e mezzo a disposizione. Anche se la mia mente, ultimamente un po' troppo limitata, non riesce a spingersi oltre l'associazione di idee "gita-c...", e so, perchè giustamente la cara Lauren me lo ricorda praticamente ogni giorno, che questo mio sbattermi a destra e sinistra non mi porterà a niente di buono. E lo so questo, è che l'idea del viaggio, del fare la borsa e salire su un treno è l'unica che riesce a consolarmi attualmente.
Anche questo mio stare qui a parlare di niente fa parte del programma di disintossicazione dai pensieri ricorrenti, dalla depressione autoalimentante, dal piangersi addosso e compagnia cantante.

Attendo con ansia questa sera per l'arrivo di Lauren, affinchè questa giornata acquisti un senso e non riesca a farmi sentire, dall'alto del mio sicuro decantare la giornata di abbrutimento autodedicato, alla fine troppo sola.

1 Commenti:

Alle aprile 30, 2007 8:39 PM , Blogger lauren hynde ha detto...

ti piacerebbe esser da sola,
nessuno che ti rimprovera le gitarelle.
ora chiamo chloe che quando mi fa sti silenzi mi preoccupa.
maledetto teletrasporto.

 

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