mercoledì 6 giugno 2007

ALL'INCIRCA IERI

Elenco telefonico di Los Angeles, 1900

Ho ritrovato una cosa che avevo scritto a 12 anni. 1994.
Sono 26 pagine scritte con la macchina da scrivere di mia madre. Un'Olivetti verde con la custodia verde scuro. Non so dove sia finita, non so dove avevo messo nella mia testa il ricordo dei momenti in cui scrissi quella cosa.
La storia è trucidissima.
Un bambino che vede morire il cane che si trasforma in un mostro orrendo che gli compare in sogno, che lo prega di aiutarlo a salvarsi dall'inferno a cui è condannato, che dilania i suoi tre fratelli perché il bambino non lo sta ad ascoltare.
Finisce con tre puntini di sospensione. Tornò a cercare il cadavere del secondo fratello...
A 12 anni le parole che ho scritto più volte sono: inferno, sangue, anima e rosso perché la madre cade in un coma profondo su un divano rosso dal quale nessuno riesce a spostarla.
Devo averci messo un sacco a scrivere 26 pagine, le ultime scritte a mano con due penne diverse, ciò vuol dire scritte in due giorni diversi.
Eppure non mi ricordo.
Il momento fisico e preciso in cui mi sono seduta e ho appoggiato le dita sui tasti, il momento in cui ho pensato di dover scrivere quelle cose.
Completamente rimosso.
Ho ripulito la stanza, cambiato i mobili, colorato le pareti e quelle pagine sono saltate fuori da chissà dove.
Ne ho ritrovate altre, molte altre, ma di ognuna di quelle ricordo quasi tutto. Il momento in cui le ho scritte e il momento in cui ho pensato a cosa dovevo scrivere.
Invece di quelle no e mi chiedo da due giorni perché.
Ora vado via chiedendomi perché la mia memoria non funziona come voglio, perché nonostante mi sforzi tanto non ricordi un numero di telefono a memoria.
Perché giorni fa chiamando una mia amica ho avuto il bisogno di guardare il numero scritto su un biglietto.
Nonostante mi sia sforzata di ricordarlo a memoria, perché è una persona importante.
Le ho chiesto se secondo lei era possibile dimenticare le persone, a poco a poco, come le cose o i momenti.
Lei ha detto che ti scordi solo delle persone poco importanti, di quelle a cui tieni sul serio non ti scordi mai.
Ho pensato che fosse terribile ma non gliel'ho detto, non avrebbe capito. Sono le persone importanti che ti feriscono, quelle a cui pensi di tenere. E sono quelle che vorrei avere la capacità di dimenticare, di non portare nel mio futuro. E vorrei che i loro numeri fossero scritti in quell'elenco telefonico che ora è...

Ho fastidio se una persona mi mente più volte guardandomi negli occhi.
Ho rispetto per chi almeno scosta lo sguardo, chiedendomi in silenzio di non fare domande.
E domande non ne faccio, se me lo chiedi con quegli occhi fissi a terra.
Dovrebbe essere così tra chi si vuole bene, tra chi pensa di provare qualcosa, tra chi pensa di aver capito e invece non capisce.

3 Commenti:

Alle giugno 06, 2007 6:21 PM , Blogger lauren hynde ha detto...

del libro ti ho già detto, considerami il tuo max brod, sei il mio franz kafka.
io non credo a questa cosa delle persone poco importanti che dimentichi.
semplicemente perchè delle volte ci si ostina a tenere nella testa persone che non hanno grande significato, a me succede spesso purtroppo,
mentre si cancellano ricordi legati a persone importantissime, per l'effetto devastante che possono aver causato.
memoria e intensità affettiva si possono anche elidere.
c'è un tipo di bugia che si può dire occhi negli occhi - perchè la difficoltà a dir bugie sta tutta nel credere in quel che si dice perchè chi lo dice deve sapersene convincere- ed è quindi la bugia bianca, quella che non è una bugia per intero, ma più semplicemente è una mezza verità. La si dice per evitare giudizi di cui si ha paura, la si dice e ci si pente di averlo fatto perchè si è disatteso con così poco e per così poco.
Ma lo si fa con la testa alta, perchè non si voleva certo far male a nessuno.
Salvo poi piegarla , bassa bassa,
per chiedere scusa.
Perchè lauren, se non le sai raccontare, o non ricordi di aver davanti qualcuno che ti sgama subito,
allora forse è meglio che stendi.

 
Alle giugno 06, 2007 8:31 PM , Blogger chloe byrnes ha detto...

Non è mica un libro, sono solo 26 pagine, non c'è nemmeno la fine.
Non citiamo questi grandi nomi.

 
Alle giugno 06, 2007 8:38 PM , Blogger lauren hynde ha detto...

"il castello" di F.Kafka,
è incompleto.

 

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