sabato 7 luglio 2007

QUESTO NON E' UN POST DI AUGURI

Sott. "tanto non serve a nulla (sovente è anche tristemente adulatorio)".*
Sott. al sott. "ti è arrivato?"

Dopo ben due settimane di pausa da questi ed altri schermi sono tornata.
In realtà il motivo è assai semplice. Scrissi una cosa, non fu capita, mi deprimetti e finii per ritenere che scrivere per non essere capiti è cosa assai inutile. **
Sintetizzando il percorso, arrivai al finale della storia consapevole che erano ben altri i problemi.
Per cui eccomi di nuovo.

Il titolo vero del post è: PENSARE LIBERAMENTE PER NON ESSERE COMPRESI
sott. "beh, dopo 8 rhum e coca mi pare normale. (Voci del popolo: abbi pietà di noi)."

Joel e Ethan Coen sono due registi americani. Il loro miglior film a mio avviso è "l'uomo che non c'era". Girato in modo meraviglioso che quasi ci si può commuovere per quanto è fatto bene.
Il film parla di un tizio, interpretato da Billy Bob Thorton che ha una vita normale, regolare, bidimensionale. E' così piatto che viene da chiedersi se abbia mai pensato sul serio di poter fare altro.
Ha un lavoro, una moglie che lo tradisce e una cittadina che lo contorna.
Un giorno succede una cosa, arriva l'elemento di rottura e il caro Ed, il protagonista, cambia vita.
C'è una specie di sentimento, di emozione, che percorre l'intero film. La sensazione è quella per cui per tutti noi ci sia un destino tracciato, una serie di situazioni già decise e destinate ad accadere sia che noi lo vogliamo o meno. Come se non potessimo fare altro.
Da buona atea quale sono nel destino non ci credo. Così mi trovo ad avere sulle mie spalle l'intera responsabilità delle mie azioni, quando vorrei una religione o una qualsiasi credenza che mi scrollasse il grosso fardello della piena responsabilità del mio destino.
Ho sempre pensato che la futura vedova in lacrime accanto al letto del marito morente abbia sempre la speranza che qualcosa possa cambiare perché si mette a pregare o chiede a qualcuno di aiutarla. Ho sempre pensato che non sarò mai una futura vedova con speranza.***
All'età di 12 anni feci la cresima. Mio padre mi disse che potevo decidere. Io gli chiesi perché? Perché mi dava tutta questa libertà, non poteva decidere lui al mio posto? Fare l'adulto?
Lui mi disse che per il resto avevano deciso loro, in ordine, battesimo e comunione e che ora, raggiunto un certo livello di maturità, potevo decidere da sola.
E aggiunse: "e poi si vede che non ci credi".
Si vede?
In realtà avrei voluto che la gente del mio paesino, cattolico e ben osservante e con un senso comunitario ai massimi livelli, pensasse che fossi uguale a loro.
E così risposi a mio padre che non era vero, che io ci credevo, come tutte le mie amiche, come tutti i miei compagni di scuola, come tutto il mio paese.
Nella mia classe alle medie nessuno non fece la cresima e io non volevo certo essere l'unica.
Poi, per circa un anno, mi impegnai seriamente nella ricerca della mia fede perduta. Andavo in chiesa la domenica, cercavo di pensare che potevo crederci anche io e mi mettevo ad ascoltare con impegno la predica del prete pensando di poter trovare parole e risposte o almeno un po’ di quella grandiosa fede che sembravano avere tutti.
Invece non trovai nulla, solo parole prestampate e frasi belle da essere sentite. Ma poi dopo anni mi chiesi, ma qualcuno ascolta veramente? E se lo fanno, perché nessuno interrompe il prete per dirgli che certe volte dice delle assurdità pazzesche?
In realtà poi capii che la fede, nel senso ampio del termine, non te la regala nessuno. Nemmeno anni di costrizione cattolica, nemmeno la libertà di poter scegliere cosa fare, nemmeno tutte le religioni disponibili nell'ampio catalogo dell'incertezza umana.
Mi piace a volte pensare che ci sia già qualcosa di scritto, di deciso, su cui non ho nessun potere, per togliere potere al cammino decisionale della mia vita. Certo se avessi potuto fare quello ma evidentemente non era destino. A volte penso che se ci credessi sarebbe più semplice, più facile e a volte penso che la vita in bianco e nero per brevi momenti non sia nemmeno così male. Se poi è il bianco e nero di quel film, così fatto bene e così bello non deve essere affatto male.
John Lennon morì nel 1980 per mano di un fanatico.
Morì sotto la casa in cui Roman Polanski aveva girato Rosemary's Baby.
La moglie di Roman Polansky, Sharon Tate, fu uccisa nel 1969 nella loro villa a Bel Air, in California. Per l'omicidio furono ritenute responsabili delle ragazze appartenti ad una comunità Hippy fondata da Charles Manson.
Il giorno seguente il massacro nella villa, secondo l'accusa, Manson ordinò un nuovo massacro. I coniugi LaBianca morirono entrambi. La moglie si chiamava Rosemary.
Charles Manson, secondo il procuratore distrettuale che lo accusava durante il processo, era ossessionato dai Beatles. Riteneva che fossero gli angeli dell'apocalisse e che lui fosse il quinto angelo che avrebbe dato via alla vera fine del mondo. Helter Skelter era la chiamata con cui l'apocalisse avrebbe avuto inizio.
Vorrei pensare che non ci sia stato un destino per le persone di questa storiella ma ora mi sembra pure troppo difficile crederlo.
Odio l'estate.
Ho appena vinto una gara di cuba libre. 8 . Solo perché gareggiavo con schiappe allucinanti e forse perché gli ultimi tre erano con pochissimo rhum perché mi piace mettermi d'accordo con il barista per vincere.
Sono vecchia per questi rituali da adolescente post maturità, per la festa di laurea di A. a cui dovrei andare domani, cioè oggi vista l'ora, per togliermi dalla testa Victor che ora non mi vuole. Nemmeno dopo 5 bicchieri. Soprattutto dopo 5 bicchieri, ha detto lui.
"Abbassa il finestrino quando sei in macchina." Vedete, se vuole è anche premuroso. Gli avrei tirato con gusto un calcio ma mi sono limitata a sorridere e salire sulla macchina della mia amica.
Non rileggo, tanto non ci riesco, grazie correttore di word tu sì che sei uno in cui si può sempre credere.
Come sinonimo alla parola "religione", il magico uomo di word ci regala le seguenti prospettive: culto, pietà, religiosità, fede, credenza, confessione, credo, mistica.

Non trovate singolare che abbia scelto proprio pietà come secondo sinonimo?

* Auguri comunque. E per regalo virtuale ecco una bella cartolina degna di essere esposta nei maggiori musei del mondo. Non la trovi bellissima? Ero indecisa fra questa, il culo con il bicchiere in mezzo che ti dice una cosa tipo: "brindiamo insieme" e il cane con la rosa in bocca. Ho scelto questa solo per i cappellini e lo sfondo ultracolorato.
** Preciso. La mela è un chiaro simbolo biblico. Oltre che essere un simbolo di dominio. Il desiderio domina sull'uomo che dopo l'errore più grande pensa di poter dominare sul mondo. Commettendo errori uno dopo l'altro, come ci dice l'effetto domino.
*** giuro che dopo questa non parlo più di morte.

7 Commenti:

Alle luglio 07, 2007 10:23 AM , Blogger lauren hynde ha detto...

è bellissima e adorabilmente kitsch. assieme al buono spendibile col modello della julipet regalatomi dalla laura e la canzone dei cccp regalatami dal jukebox guy,è il regalo virtuale migliore che mi potessi augurare.
un po' meno ch etu faccia di queste adolescenziali e giovanilistiche minchiate coi cuba libre, che poi sono dei beveroni intollerabili, te lo credo che victor non ti vuole, dopo 5 cuba libre non so se ti voglio manco io.
Altro che Brandy Alexander, quando saremo a Parigi. Mi toccherà fare la tipa che dirige le riunioni degli AA in Fight Club.
Devo partire, ora vado eh.
E' che è il mio compleanno, mi sta fatica farmi lo sbatti in fretta e furia.
Quanto alla fede, diceva Montanelli, che diceva anche qualche minchiata, ma questa no, in un'intervista in cui gli chiedevano cosa avrebbe detto a Dio il giorno del giudizio Universale , lui che era ateo.
"Perchè a me no?" rispose lui, lamentando la possibilità di avere la Fede che tutti cercano, per cui si ammazzano , e dalla quale traggono forza.
A me, arrivata a ora, la Fede non manca affatto.
Ma anche i miei figli avranno il cammino inserito da Cattolici. Cresima esclusa, se decideranno , la faranno poi, altrimenti , pace, meglio così. Ma non esiste che li faccia sentire 'diversi' quando a quell'età è basilare sentirsi come i loro coetanei.
devo fare la pediatra e guardare figli altrui o farne di miei?
ai posteri l'ardua sentenza.

il primo messaggio di auguri quest'anno me l'ha mandato Hans.
I cadaveri sull'autostrada rantolano eccome, insomma.

pace e bene, sorelle.

 
Alle luglio 07, 2007 1:15 PM , Anonymous Anonimo ha detto...

auguri anche da parte mia. secchi, che stamattina mi vengono solo pensieri sciocchi. tipo che anche oggi muore qualche miliardo di cellule dentro di te e qualche miliardo di creature intorno a te e qualche miliardo di stelle sopra di te ma per fortuna non noi, non noi.
vedi, è meglio se scrivo solo: auguri.

(sull'educazione cattolica ai figli "per non farli sentire diversi", fido che cambierai idea. tanto la religione morrà. dio stesso, pare abbia detto che se ne va perchè qui comincia a fare un po' troppo caldo)

auguroni,
nick

(ma finalmente dio si è ricordato di voi fiorentini, e a breve vi manda joan as police woman e qualche altro concerto sano. c'è caso faccia una scappata, si prepari la delegazione Carapelli)

 
Alle luglio 07, 2007 5:58 PM , Anonymous Anonimo ha detto...

Tanti auguri.
Ora mi produco in una bella canzoncina e te la mando. Tanto hai tutto il mio repertorio da rock star.


Chloe hai rotto con questa storia del domino.
E non puoi parlare di religione il sabato mattina ancora ubriaca dalla sera prima.
E' un modo sottile per dire che vuoi prendere parte ad un culto stile Manson Family?
Ti manca giusto questo.

 
Alle luglio 07, 2007 8:20 PM , Blogger chloe byrnes ha detto...

Ma no è un modo sottile per dire che se fossi cresciuta negli anni '60 in California sarei al massimo potuta essere Linda Kasabian.
Del tipo, voglio crederci ma fino in fondo non ci riesco.

Hai rotto tu con questa storia della rock star. Tiè.

 
Alle luglio 08, 2007 5:06 PM , Anonymous Anonimo ha detto...

Manco solo io, che ti volevo fare un post di auguri superspecialissimo ma poi apro e ti trovo - Deo gratia - finalmente, che Chloe ha ripreso a scrivere. Il regalo lo hai fatto un po' a tutti.

Concordo con Lauren sui Cuba Libre, che peraltro hanno un sapore orrendo ed un odore tipo la discarica all'uscita di Firenze nord.

Poi pensavo che tuo padre ha recitato la frase standard "devi decidere tu", è così che sta bene dire in questi casi, per dare l'illusione al piccolo bambino cattolico di avere una parte attiva in tutta questa faccenda che alla fine non è una cosa che riguarda loro ma una scelta che deve partire da dentro di te. Cazzo ne sai a 12 anni.

(noi l'abbiamo fatta a 17, NdR )

I catechisti ti dicevano sempre che la cresima non doveva essere vissuta come un traguardo ma come una tappa. Che il cammino verso la fede era ancora lungo. Io ai tempi l'avevo fatta perchè così quando mi sarei sposata non avrei dovuto fare il corso per fare i sacramenti che mi mancavano.
Poi non lo so realmente come la penso adesso, so solo che la Chiesa in quanto tale non mi rappresenta affatto.

E, no, la "Fede" non ci manca.

Cara amica, il giro di boa lo hai fatto anche tu ( mi rodeva un po' il culo ad essere solo io ad averli effettivamente 'sti 26 ) ma in fondo, come mi ripete mio fratello ogni anno, non si sta poi male nemmeno a quest'età.
Per il regalo mi ingegnerò. Meriti qualcosa di non banale. Pensavo tipo un paio di genitori nuovi di zecca ma mi resta difficile trovarne di disponibili
(ho chiesto un po' sul lavoro a queste mamme se volevano una figlia di 26 anni anzichè di 26 settimane ma per ora nessuna ha accettato ).

Dunque gli Zombie esistono? Dapaura...

 
Alle luglio 08, 2007 7:27 PM , Blogger chloe byrnes ha detto...

Ma non è vero che i cuba libre hanno un sapore orrendo.
Ora mi evolvo e bevo anche io vino da bicchieri a forma di tulipano. Ma avendo ancora 24 anni dovrò attendere i 26 immagino.

La frase "decidi tu" la recitano da sempre. Entrambi gli adulti di casa. Così poi ti serve una fede per cercare qualcosa di grande su cui scaricare la responsabilità.
Ma al massimo resta lo scarico del bagno. Io in quello ci credo, a casa mia non ha mai smesso di funzionare.

Consiglio la visione del meraviglioso "La notte dei morti viventi" di Romero.

 
Alle luglio 09, 2007 6:04 PM , Anonymous Anonimo ha detto...

"La notte dei morti viventi" fa bella mostra di sè nell'angolo DVD della mia libreria. Me l'ha regalato mio fratello per Natale l'anno scorso. Interessante.

Io i Cuba Libre non li bevevo neanche a 24 anni. Ma a me non piace la Coca Cola quindi non faccio testo.

 

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