sabato 18 agosto 2007

RIECCOMI (potete anche non gioire così rumorosamente)

Sono tornata.
Dalla Grecia terra di filosofi, di tombe di scrittori epici che non si trovano perchè non sono mai esistiti e di ruderi gialli sulla cima della città.
Da questa Grecia piena di sole, da queste isole circondate da un mare troppo salato, da righe bianche sulla pelle alle otto di sera.
Dai bagni più sporchi che abbia mai visto, da pastori con fischi speciali per le capre che si arrampicano sulle rocce, da strani personaggi che cercano di fregarti appena ti giri, noleggiatori di motorini scasciati e sfruttatori di segretarie venute dall'est. Dalle lacrime facili, in una vacanza asciutta, quando lei ti racconta la sua storia.
Da Tony the legend, italiani una faccia una razza, nella mia stanza c'è il frigo e la cucina e poi fornello esplosivo e gatti ovunque e scarafaggi schiacciati con ciabatte.
Tornata con navi piene di ragazzini, di gente che vuole suonare la mia chitarra ma che non lo sa fare, di gente che ruba il posto in cui ho messo il sacco a pelo, solo perché siamo italiani e se tu vai via il posto diventa mio e non te lo devo nemmeno spiegare in un'altra lingua.
Tornata dalla Grecia dove everything is slow e god is big se resti a piedi nel deserto.
Tornata da questa Grecchia con tzatziki ovunque, sorry scusa motorino is good, piena di grechi come dicono i ragazzini romani che tampinano le uniche due ragazze straniere.
Tornata da Paros, mulino piccolo al porto, da Santorini, sabbia nera con vulcano che cola a picco e nubi di sale che si alzano dal mare alle tre di notte, da Ios giovane festa perenne su spiagge bianche.
Dalla sbronza più brutta della mia vita, in cui svieni per un'ora e mezza, in cui perdi tempo che potresti spendere meglio, in cui rovini un corpo ancora giovane solo perché vederlo ancora così fa innervosire. Ringraziando il ragazzo che a forza ti ha tirato fuori da quel bagno in cui poteva succedere chissà cosa. Niente poi, vedi che è già mattina e c'è la luce ed è tutto più tranquillo.
Con il proprietario di casa che lancia pietre sul vialetto perché only 4 person in room.
Sono tornata con lo zaino più pesante, con due asciugamani in meno e tanti vestiti sporchi da lavare.
Con la chitarra per bambini che mi ha regalato il mio amico, musicista vero, che se non suona per un giorno è come se non respirasse.
Con il callo sull'indice che ora mi rende difficile schiacciare bene i tasti perché sai fare cinque accordi ma li hai imparati in 2 giorni.
Tornata viva dalle strade di Santorini, dove puoi seriamente morire, dove per arrivare alla spiaggia che ti dicevo devi attraversare una montagna di notte, senza luci e con le ruote sgonfie e con la responsabilità di un'altra persona dietro al culo. Da Manganari Beach e dalla sabbia bianca dove puoi camminare per metri e metri prima di non sentire nulla sotto ai piedi, dalla famiglia brutos che ti serve da mangiare pomodori non lavati immersi nell'olio.
Sono tornata da questa Grecia che presenta una ragazza sconosciuta al mio amico e lo fa innamorare, o essere meno triste come dice lui, con quegli sguardi che non c'è niente di più bello da vedere. Con quella felicità per lui che è così simile a me ma che per pochi giorni si sente meglio e diverso.
Da occasioni prese e lasciate andare e riviste il giorno dopo davanti alla porta quando proprio non te lo aspetti. Da appuntamenti mancati e attese fatte di acqua sulla fronte e taxi pieni di otto persone.
Sono tornata e ho abbracciato Clay in uno di quegli abbracci che dopo tre secondi senza capire come ci sono due spalle bagnate e due persone che si sentono un pò ridicole a fare ancora cose del genere. A pensare di poter essere per sempre dentro quell'abbraccio umido, oggi come un anno fa.
Sono tornata e mi sembra di esserci stata dieci anni fa, di non esserci mai andata in questo mare blu, di non essere stata io a sorridere due settimane di seguito pensando che prima o poi qualcosa di brutto doveva pur succedere. Aspettare inutilmente.
Sentirmi così bene con tre persone senza desiderare mai veramente di essere senza di loro. In fondo e non così lontano sono fortunata.
Domani me ne vado al lago e ci resto fino a giovedì, forse venerdì, vedremo se la mia mamma polacca mi ospita un giorno in più. Ciao.

2 Commenti:

Alle agosto 19, 2007 11:40 AM , Blogger lauren hynde ha detto...

Con il proprietario di casa che lancia pietre sul vialetto perché only 4 person in room.
[secondo me meriterebbe un post a parte, questo passaggio!]


bello, bellissimo, non mi fare la vittimina come nel titolo né la sbrigativa perchè temi gli auguri.
ieri sera ho provato a chiamarti ma era davvero tardi.
mo' c'arifaccio, come avrebbero deto i tuoi ragazzini romani in ferie.

 
Alle agosto 23, 2007 10:55 AM , Blogger lauren hynde ha detto...

questo titolo è talmente irritante che devo fare un post anche se non ne avrei voglia.
il rischio è che sennò mi venga l'ulcera ogni volta che apro il blog.

 

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