- Tesoro , che hai fatto al braccio?- Mi sono tagliata.
- E' un gesto da persone immature, in cerca di attenzioni. Ti ha dato sollievo?
- No.
- Ti ha allentato la tensione?
- No.
- Ti ha dato sollievo?
(Silenzio)
Ti ha dato sollievo?
- No.
- Non capisco perchè l'hai fatto.
- Allora chiedimelo.
- Ti ha allentato la tensione?
(Lungo silenzio)
Posso guardare?
- No.
- Vorrei guardare, per vedere se si è infettato.
- No.
(Silenzio)
- Lo sapevo che lo avresti fatto.
Lo fa un sacco di gente.
Allenta la tensione.
- Tu l'hai mai fatto?
- ...
- No. Figuriamoci, troppo sano troppo sensibile.
Non so dove l'hai letto , ma non allenta la tensione.
(Silenzio)
Perchè non mi chiedi perchè? Perchè mi sono tagliata il braccio?
- Ti va di dirmelo?
- Sì.
- Allora dimmelo.
- CHIEDI
ME
LO
(Lungo silenzio)
- Perchè ti sei tagliata il braccio?
- Perchè è fortissimo, cazzo. Perchè è straordinario cazzo.
- Posso guardare?
- Puoi guardare. Ma non toccare.
- (guarda) E secondo te non sei malata?
- No.
- Io credo di sì. Non è colpa tua. Ma devi diventare responsabile delle tue azioni.
Per favore non lo rifare.
Ogni volta che mi fa troppo male tutto per mettermi a pensare, le prime parole che mi vengono in mente sono grffate Shakespeare e Kane. Stavolta, è toccata a Sarah.
Ho un gran bisogno di sentir male, un male fisico e metodico, fatto con accuratezza, con dovizia di particolari. Un male che traduca tutto quello che non si può dire. Una testimonianza fisica del mio stare male invisibilmente. Potrei ribattermi il tatuaggio. Ma mi costa troppi soldi.
Del buco alla lingua che mi dite? E' un'idea. No?
Anche farsi trovare da quel giornalista con il suo spiccato senso del BDSM, che mi cerca a ore assurde , col proposito di farmi male e quindi bene, non sarebbe una cattiva idea.
Ma non è una soluzione, se non temporanea.
Non so come mai sia tornato così vivo e forte, il bisogno di farmi male.
Eppure avrei dovuto capirlo, ho iniziato a mangiarmi la pelle intorno alle unghie, a torturarmi le labbra con le dita. Avvisaglie, tipiche avvisaglie da bisogno di dolore. Perchè non mi ascolto?
Stupida.
Sto male, molto , credo di aver trovato il motivo, come sempre legato alla mia famiglia e al suo bisogno di andare a male con una certa periodicità, pena ritrovarsi con un'illusoria, troppo rosea, consolatoria, prospettiva per il futuro. E non sia mai.
Aggiungeteci Lui, che è scomparso sotto ogni aspetto.
Quello che fa più male è questo momento qui.
L'abituarsi alla dissolvenza.
Perchè non succede di botto?
Perchè c'è sempre sto processo di mezzo?
Elaborazione del lutto, progressiva rimozione -almeno temporanea- dei ricordi comuni, seguita da paralisi del processo di associazione libera, poi periodo di astio incontrollabile che richiede coerenza da yoga per non mettersi a mandare mail e sms a raffica, infine fase finale, quella in cui si smette di bere qualsiasi cosa e scopare qualsiasi UNO si incontri,
per capire che non è un modo sano di recuperare cocci, ma semmai di spargersene altri attorno.
Frattanto vi informo che il mio codice binario si è ulteriormente evoluto:
trombabile / non trombabile
da prole / non da prole
[ma solo in casi eccelsi di seduzione assoluta e ben giustificata da un'ampiezza di pensiero rapportabile degnamente a quella delle spalle, non pensate che sia diventata una mammachioccia eh]e dulcis in fundo
da mare / non da mare.
sì, perchè ieri sera prima di cadere vittima del sonno assassino accumulato in quel di bologna [post in arrivo,GIURO bimbe, oggi stavo troppo male, non ce la facevo], ho sognato quello del mare. quello del mare si chiamerà col suo nome, tanto almeno lui al blog non ci arriverà. si spera. ho sognato Enrico, dicevo appunto. Ma come sempre non era un sogno, era una variazione di realtà, una sfumatura di deja-vu, ho sognato il pomeriggio che ci siamo fatti in barca a mangiar ricci di mare, a fumar erba e ungerci come pesci fritti per non morire ustionati.
Ricordo pochi giorni in 25 anni dei quali dico "ero felice", e cazzo, quello ci rientra.
Ovvio che un sogno simile fa solo parte del progetto "Lauren psicosi delle 4:48", insomma è un altro modo per far male, anche se fisicamente non sono neppure più in grado di somatizzare cose come l'ammmòre.
Ah sì, acquistati: le ore di Cunningham, il weekend postmoderno di Tondelli, l'apocalisse da camera di Piva. e il cd dei Gomez.
Sul comodino: Piattaforma, Houellebecque.
L'agendinadelchicazzosenefrega di oggi, ha invece come protagonista Mr.Imprinting, che coi suoi riccioli corvi i suoi occhi troppo verdi e il suo sorriso troppo pieno di denti,
è sopraggiunto in libreria proprio mentre me ne stavo per andare.
"Ciao!"
"Ciao, che fai qui?"
[bacini]
"Venivo a trovarti."
"Ma se ho appena chiuso. "
"..."
"Non è una busta Feltrinelli , quella?"
"Eh sì"
"No, dico allora sei scemo. Hai il 20% sui libri da me, e vai da Feltrinelli?"
"Ragioni politiche"
"Bravo coglione."
"Eh. Dove vai?"
"A casa. Tu'?"
"Io al Nova per un aperitivo, vieni?"
"Non posso devo andare a casa, davvero."
"Allora ciao, di nuovo."
"Ciao."
[bacini]
"Ah senti, Lauren"
"Dimmi tutto"
"Ma vieni in macchina il 28?Perchè semmai noi un posto lo abbiamo , stai lì dal pomeriggio ,ci aiuti un po' con gli strumenti e il sound check"
"Io avrei un corso di aggiornamento per operatori teatrali al teatro della pergola, non so se posso saltarlo"
" Ah, ok, allora poi ci risentiamo"
"Magari prima del 28 , no?
"Uh? Ah, del 28, sì , certo, sì."
"allora ciao, eh"
"Ciao."
[bacini]
"No aspetta, c'è una cosa a cui mi devi rispondere, io lo so che tu lo sai, sentimi"
"Cosa?"
"Quella cosa di Keats . Truth is beauty,Beauty is truth, sai?
"Mnh, certo. E allora?"
"Beh, lo credi? Insomma, ci credi, credi sia così?"
"No, Verità è Putrefazione, Lauren."
"Scusa?"
"Ho detto Putrefazione, noi siamo carne. Non c'è niente di più vero della carne e di cosa è legato
alla carne. Ma vale anche per il resto del mondo, la natura soprattutto. Verità è cosa c'è al fondo. Non c'è niente di bello nella verità. E la bellezza non è vera per definizione, anzi, a volte serve la verità, le da un'apparenza. Ma poche volte. Serve altro?"
"Sì, un po' più di tempo per argomentare meglio le tue ragioni. Ma vedremo."
"Ok, magari a Bologna,che dici?"
"Se proprio non ce la facciamo prima..."
"Ma perchè?"
"Perchè che ?"
"Perchè sta cosa di Keats?"
"Perchè ci ho pensato tanto.
Penso perchè ho smesso di sentirmi bella ,
quando mi sono costretta a rifletterci un po' più a lungo."
"Scema. Ci sentiamo, presto."
"ciao."
[tenta di ridarmi i bacini]
"Ma ancora?"
"Te li ho già dati?"
"eh vabbe' , ciaoooo!"
"ciao allora, bacini?"
eh.
bacini.
parla bene lui, bacini.
nani da giardino, ecco cosa sono. tutti, senza appello.
PLIN PLON: il 14 febbraio san merdatino è anche la festa del santo patrono di Terni. Ironiaaaaaaaaaaaa portami viaaaaa con teeeeeeeeeee